LA DISTRIBUZIONE DEL VOTO TRA I PARTITI RISPETTO AGLI ESITI ELETTORALI
FALSE NARRAZIONI - 3ª PUNTATA
di Davide Grassi
Dopo aver parlato della durata dei governi, con la loro effettiva rispondenza agli esiti elettorali, e della misura del reale consenso delle forze politiche, concludiamo il nostro studio con un’altra falsa narrazione, forse la più ingannevole ed anche la più creduta. Si tratta della distribuzione del voto, ottenuto dai singoli partiti, tra le categorie sociali, professionali, economiche e produttive del nostro paese. Basta consultare un qualsiasi mezzo di comunicazione, di qualunque tendenza, per renderci conto di come il nostro sistema di informazione non risponda ai criteri di correttezza, imparzialità ed oggettività che dovrebbero caratterizzare ogni paese democratico.
Ne prendiamo solo due del 2 ottobre 2022, posteriori alle elezioni del 25 settembre:
IL GIORNALE: Il Pd si autoflagella: "Stiamo sulle scatole, ci votano solo i ricchi" - Fonte: https://www.ilgiornale.it/news/politica/pd-si-autoflagella-stiamo-sulle-scatole- ci-votano-solo-i-2071777.html
REPUBBLICA: "Conosco comunisti storici che hanno votato per Giorgia Meloni, giura Umberto Croppi, il direttore di Federculture con un passato a destra. " - Fonte: https://www.repubblica.it/politica/2022/10/02/news/flussi_elettorali_politiche_2022_ analisi-368027324/
Potremmo prendere altri giornali, di diverso orientamento politico, ma il succo del discorso, al di là dei toni usati è sempre lo stesso. Siamo sicuri, tuttavia, che questo corrisponda a verità o non sia, ancora una volta, espressione di false narrazioni costruite ad arte? Per provarlo basta confrontare questi luoghi comuni, ormai diventati stereotipi, con i dati reali. Partiamo quindi da un’indagine statistica condotta dalla IPSOS immediatamente dopo le elezioni del 25 settembre 2022 su un campione di 22000 elettori Confrontiamo, adesso, i dati statistici con le affermazioni dei giornali e degli altri mezzi di informazione, prendendo in considerazione le più comuni e diffuse.